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Locazione: se la casa è assegnata alla moglie la successione va comunicata al locatore

locatore

Nell’ambito di un contratto di locazione, il locatore, anche in presenza di una successione legale nel contratto (quale può derivare, ad esempio, dall’assegnazione della casa familiare al coniuge non contraente), ha comunque il diritto di conoscere quale sia il soggetto che è divenuto nuovo titolare dei diritti e degli obblighi scaturenti dal rapporto.

Detto principio è stato nuovamente ribadito dalla Cassazione, pacifica sul punto.

Nello specifico caso all’attenzione del Collegio, l’ex moglie aveva promosso opposizione a decreto ingiuntivo ottenuto in precedenza dal locatore per una somma di denaro a titolo di canoni e oneri contrattuali rimasti non pagati in relazione alla locazione di un immobile che, a seguito della separazione, era stato assegnato alla donna. Quest’ultima aveva sollevato l’eccezione di prescrizione quinquennale dei crediti vantati ed il Tribunale aveva revocato il decreto ingiuntivo.

Su impugnazione del locatore, la Corte d’Appello aveva confermato la pronuncia di primo grado, precisando che le diffide indirizzate all’ex marito, non più assegnatario dell’immobile, sia pur presso lo stesso indirizzo di residenza, non avevano sortito efficacia interruttiva della prescrizione.

Il locatore si è dunque rivolto anche alla Cassazione, lamentando che l’operatività per legge del fenomeno successorio non escludeva che l’ex moglie, essendo subentrata al coniuge nel rapporto locativo, fosse tenuta a comunicare al locatore l’intervenuta modificazione soggettiva del rapporto.

La Suprema Corte ha ritenuto tale doglianza fondata, rinviando al proprio consolidato orientamento secondo cui il locatore, anche di fronte ad una successione nel contratto di stampo legale, non già negoziale, ha comunque il diritto di conoscere quale sia il soggetto che è divenuto nuovo titolare dei diritti e degli obblighi scaturenti dal rapporto.

Pertanto, nel caso concreto, il silenzio da parte di entrambi i coniugi sul verificarsi della successione aveva determinato l’interruzione della prescrizione anche con le diffide inviate dal locatore all’ex marito.

Il ricorso è dunque stato accolto e la sentenza d’appello cassata.

Cassazione Civile, 30.10.2018, n. 27441

Cassazione Civile, 30-10-2018, n. 27441