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Addebito al marito violento, anche se lei lo provoca

violento

Il comportamento violento del marito determina a suo carico la pronuncia di addebito della separazione, ancorché provocata da condotte della donna che contribuiscano ad esasperare la relazione.

La Cassazione è tornata a pronunciarsi in tema di addebito con l’ordinanza n. 6997 del 21.03.2018, qui sotto allegata, in seguito al ricorso presentato da un uomo dopo che, nel giudizio di separazione tra coniugi, la Corte d’Appello di Roma aveva addebitato a costui la rottura del matrimonio .

Il marito si è rivolto alla Cassazione, denunciando l’omessa comparazione fra il suo comportamento e quello della moglie: a detta del ricorrente, infatti, la Corte d’Appello avrebbe sottovalutato le cause scatenanti dei suoi comportamenti violenti (quali le cattive condizioni igieniche dell’appartamento coniugale per la presenza, imposta dalla moglie, di numerosi animali mal tenuti, nonché le continue false accuse rivolte al marito che miravano unicamente a danneggiarlo e a provocarlo).

La Suprema Corte, facendo proprie le motivazioni della sentenza di secondo grado impugnata, ha rilevato come la Corte d’Appello, nell’operare il giudizio di comparazione delle condotte poste in essere dai coniugi, avesse correttamente ritenuto le condotte reattive del marito estremamente gravi, lesive dell’incolumità fisica della moglie e tali da essere la causa determinate della rottura della convivenza, nonostante i comportamenti senza dubbio riprovevoli della stessa.

Il ricorso dell’uomo è pertanto stato rigettato.

Cassazione Civile, 21.03.2018, n. 6997

Cassazione Civile, 21-03-2018, n. 6997