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La mail all’amante prova il tradimento

amante

Lo scambio di mail tra il coniuge e l’amante costituisce prova della relazione extra coniugale e giustifica l’addebito della separazione.

A stabilirlo è stata la Corte di Cassazione con una recentissima ordinanza, qui sotto allegata, con la quale ha rigettato il ricorso del marito che si era visto addebitare la separazione dal Tribunale – e così confermato dalla Corte d’Appello – in ragione della sua relazione extraconiugale provata proprio dallo scambio di mail avuto con l’amante.

L’uomo infatti ha presentato ricorso alla Suprema Corte lamentando che fosse stata al medesimo addebitata la fine della convivenza coniugale; secondo il ricorrente, infatti, la Corte d’Appello non avrebbe preso in considerazione le molteplici relazioni extraconiugali intrattenute dalla stessa moglie e avrebbe, altresì, travisato lo scambio di corrispondenza avuto dallo stesso con la “presunta” amante.

La Corte di Cassazione ha considerato le conclusioni della Corte d’Appello attinenti ai fatti di causa, prive di anomalie motivazionali e le ha pertanto confermate; il ricorrente infatti non aveva dato prova né dell’infedeltà della moglie né del relativo nesso di causalità con la crisi matrimoniale, al contrario quest’ultima sembrava riferibile proprio alla relazione amorosa del marito dimostrata attraverso uno scambio di mail con l’amante, prodotto dalla moglie in giudizio, in cui emergeva chiaramente la volontà (unilaterale) dell’uomo di allontanarsi dalla moglie per ragioni personali, non legate ad una eventuale e presunta infedeltà della stessa.

La Suprema Corte ha dunque rigettato il ricorso e confermato in capo al marito la responsabilità dell’intollerabilità della convivenza matrimoniale proprio a causa della sua provata infedeltà.

Cassazione Civile, 27.06.2018, n. 16980

Cassazione Civile, 27-06-2018, n. 16980