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Il dissenso della madre biologica preclude l’adozione

dissenso

La Corte di Cassazione, con una recente sentenza qui sotto allegata, ha rigettato la domanda di adozione di una coppia sposata in ragione del dissenso manifestato dalla madre biologica che ancora intratteneva rapporti con il bambino, conformandosi così a quanto in precedenza stabilito dal Tribunale e dalla Corte d’Appello.

In particolare, quest’ultima aveva giustificato il proprio diniego rilevando che la madre biologica, benché non fosse attualmente convivente con il figlio, non aveva comunque mai perduto l’esercizio della responsabilità genitoriale sullo stesso, sicché il suo dissenso all’adozione doveva considerarsi assolutamente ostativo ad essa, precludendo al giudice ogni valutazione circa la sua giustificabilità.

Ha presentato ricorso in Cassazione avverso la predetta sentenza la coppia richiedente l’adozione, lamentando l’omessa valutazione da parte della Corte d’Appello di fatti decisivi: a) i numerosi episodi di abbandono del figlio da parte della madre biologica; b) il contesto sociale e familiare di grande soddisfazione in cui il minore viveva; c) il forte legale intercorrente con i ricorrenti.

La Corte di Cassazione, riprendendo una precedente pronuncia, ha ribadito che: “in tema di adozione particolare ha efficacia preclusiva il dissenso manifestato dal genitore che non sia mero titolare della responsabilità genitoriale, ma ne abbia altresì il concreto esercizio grazie ad un rapporto effettivo con il minore”; ne consegue che, continua la Corte, non ha efficacia preclusiva il dissenso manifestato dal genitore che abbia realizzato un abbandono del figlio.

Nel caso di specie, come rilevato dalla Corte d’Appello, vi era un legame tra la madre naturale ed il figlio, i quali avevano mantenuto un regime di frequentazione tale da giustificare l’efficacia preclusiva del dissenso manifestato dalla donna all’adozione del minore.

La Corte di Cassazione ha pertanto rigetto il ricorso e la domanda di adozione dei ricorrenti.

Cassazione Civile, 16.07.2018, n. 18827

Cassazione civile,16-07-2018, n. 18827