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Covid-19: i giorni persi con il figlio vanno recuperati

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Il mancato esercizio del diritto di visita del figlio minore per ragioni oggettive non esclude che il genitore non collocatario possa recuperare gradualmente i tempi di visita persi con il proprio figlio, indispensabili per la costruzione e per il mantenimento di un rapporto pieno e completo sotto tutti gli aspetti, in attuazione del principio della bigenitorialità.

E’ quanto affermato dalla Corte d’Appello di Cagliari, adita con reclamo da un padre che si era visto respingere dal Tribunale la richiesta di regolamentazione dei tempi di visita con il figlio con recupero dei giorni persi a causa dell’emergenza sanitaria COVID- 19, costituitasi la madre nel giudizio di reclamo, ne ha chiesto il rigetto, sostenendo che il padre aveva avuto modo di sentire e vedere il figlio tramite videochiamate e che “non è concepibile che un minore di soli 4 anni possa trascorrere periodi lunghi lontano dalla madre”.

La Corte d’Appello di Cagliari, con ordinanza del 07.08.2020, ha ritenuto il provvedimento del Tribunale lesivo del principio di bigenitorialità, da intendersi quale presenza comune dei genitori nella vita del figlio, il cui rispetto va assicurato nell’interesse superiore del minore, come evidenziato più volte dalla Suprema Corte (Ex multis: Cass. Civ., 23.09.2015, n. 18817).

Ciò precisato, la Corte d’Appello ha sottolineato che la presenza fisica del genitore con il proprio figlio non può essere paragonata ad una limitata presenza “virtuale”, in quanto “non è possibile il paragone tra una giornata passata insieme al proprio figlio dormendo insieme, mangiando, giocando, parlando, facendo attività o in vacanza e, viceversa, una video chiamata dietro ad uno schermo senza alcuna possibilità di interazione”.

In conclusione, la Corte d’Appello di Cagliari ha accolto il reclamo del padre e autorizzato il recupero dei tempi di vista persi a causa della pandemia.

Corte d’Appello di Cagliari, 07.08.2020, n. 1509

Corte d’appello di Cagliari, 07.08.2020, n. 1509