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Quando la figlia cresce, può frequentare di più il padre

figlia

Stante l’avanzare dell’età della figlia e il conseguente bisogno di una maggiore frequentazione e presenza della figura genitoriale non collocataria, il regime di visita può subire delle modifiche ed essere implementato a tutela dell’interesse della minore.

È quanto stabilito dal Tribunale di Genova a seguito della domanda di un padre volta ad aumentare il tempo a disposizione con la figlia minore e ad stabilire un regime di affidamento paritario tra i genitori, considerati, da un lato, il poco tempo a lui concesso con la figlia dal precedente decreto del Tribunale e, dall’altro, gli atteggiamenti pregiudizievoli della madre volti ad ostacolare il rapporto padre-figlia.

La donna, costituitasi in giudizio, aveva replicato alla domanda del marito evidenziando la necessità per la minore di mantenere una stabilità nella sua organizzazione di vita, nonché la mancanza di fatti nuovi idonei a modificare il regime di visita così come stabilito quattro anni prima.

Il Tribunale di Genova ha affermato che “stante il tempo trascorso rispetto al precedente provvedimento ed il conseguente progredire dell’età della minore, il regime di frequentazione tra la stessa ed il padre possa essere modificato” ed in ragione di ciò, pur non stabilendo un vero e proprio regime di affidamento paritario della figlia, ha implementato le visite del padre, cosicché possa essere garantito alla minore un rapporto continuativo con lo stesso, anche in considerazione dell’avanzare dell’età e del suo interesse.

Il Tribunale ha altresì predisposto un percorso di mediazione familiare stante l’elevato livello di conflittualità tra genitori su aspetti anche relativamente marginali.

 Tribunale di Genova, 18.06.2018, n. 3793

Tribunale di Genova, 18.06.2018, n. 3793